venerdì 15 febbraio 2008

LE DONNE E I BAGNI PUBBLICI.....


Il grande segreto di tutte le donne rispetto ai bagni è che da bambina tua mamma ti portava in bagno, puliva la tavolozza, ne ricopriva il perimetro con la carta igienica e poi ti spiegava: "MAI, MAI appoggiarsi sul gabinetto!" e poi ti mostrava


" LA P O S I Z I O N E "


che consiste nel bilanciarsi sulla tazza facendo come per sedersi ma senza che il corpo venga a contatto con la tavolozza. "La posizione" è una delle prime lezioni di vita di una bambina, importantissima e necessaria, deve accompagnarci per il resto della vita. Ma ancora oggi, da adulte, "la posizione" è terribilmente difficile da mantenere quando hai la vescica che sta per esplodere.


Quando "devi andare" in un bagno pubblico, ti ritrovi con una coda di donne che ti fa pensare che dentro ci sia Brad Pitt. Allora ti metti buona ad aspettare, sorridendo amabilmente alle altre che aspettano anche loro con le gambe e le braccia incrociate.


E' la posizione ufficiale di "me la sto facendo addosso".


Finalmente tocca a te, ma arriva sempre la mamma con "la bambina piccola che non può più trattenersi" e ne approfittano per passare avanti tutte e due!

A quel punto controlli sotto le porte per vedere se ci sono gambe. Sono tutti occupati. Finalmente se ne apre uno e ti butti addosso alla persona che esce.


Entri e ti accorgi che non c'è la chiave (non c'è mai); non importa...

Appendi la borsa a un gancio sulla porta, e se non c'è? (non c'è mai), ispezioni la zona, il pavimento è pieno di liquidi non ben definiti e non osi poggiarla là, per cui te l' appendi al collo ed è pesantissima, piena com'è di cose che ci hai messo dentro, la maggior parte delle quali non usi ma le tieni perchè non si sa mai.

Tornando alla porta... dato che non c'è la chiave, devi tenerla con una mano, mentre con l'altra ti abbassi i pantaloni e assumi


"la posizione"...


AAhhhhhh... finalmente...


A questo punto cominciano a tremarti le gambe... perchè sei sospesa in aria, con le ginocchia piegate, i pantaloni abbassati che ti bloccano la circolazione, il braccio teso che fa forza contro la porta e una borsa di 5 chili appesa al collo. Vorresti sederti, ma non hai avuto il tempo di pulire la tazza n'è di coprirla con la carta, dentro di te pensi che non succederebbe nulla ma la voce di tua madre ti risuona in testa: "Non sederti mai su un gabinetto pubblico!", così rimani nella "posizione", ma per un errore di calcolo un piccolo zampillo ti schizza sulle calze!!!

Sei fortunata se non ti bagni le scarpe.

Mantenere "la posizione" richiede grande concentrazione. Per allontanare dalla mente questa disgrazia, cerchi il rotolo di carta igienica maaa, cavolo...!

Non ce n'è...! (mai).

Allora preghi il cielo che tra quei 5 chili di cianfrusaglie che hai in borsa ci sia un misero kleenex, ma per cercarlo devi lasciare andare la porta, ci pensi su un attimo, ma non hai scelta.

E non appena lasci la porta, qualcuno la spinge e devi frenarla con un movimento brusco, altrimenti tutti ti vedranno semiseduta in aria con i pantaloni abbassati.


NO!!!


Allora urli: "O-CCU-PA-TOOO!!!"


continuando a spingere la porta con la mano libera, e a quel punto dai per scontato che tutte quelle che aspettano fuori abbiano sentito e adesso puoi lasciare la porta senza paura, nessuno oserà aprirla di nuovo (in questo noi donne ci rispettiamo molto) e ti rimetti a cercare il kleenex, vorresti usarne un paio ma sai quanto possono tornare utili in casi come questi e ti accontenti di uno, non si sa mai.

In questo preciso momento si spegne la luce automatica, ma in un cubicolo così minuscolo non sarà tanto difficile trovare l'interruttore!

Riaccendi la luce con la mano del kleenex, perchè l'altra sostiene i pantaloni, conti i secondi che ti restano per uscire di lì, sudando perchè hai su il cappotto che non avevi dove appendere e perchè in questi posti fa sempre un caldo terribile. Senza contare il bernoccolo causato dal colpo di porta, il dolore al collo per la borsa, il sudore che ti scorre sulla fronte, lo schizzo sulle calze... il ricordo di tua mamma che sarebbe vergognatissima se ti vedesse così; perchè il suo culo non ha mai toccato la tavolozza di un bagno pubblico, perchè davvero "non sai quante malattie potresti prenderti qui".


Ma la debacle non è finita... sei esausta, quando ti metti in piedi non senti più le gambe, ti rivesti velocemente e soprattutto tiri lo sciacquone! Se non funziona preferiresti non uscire più da quel bagno, che vergogna!

Finalmente vai al lavandino.

E' tutto pieno di acqua e non puoi appoggiare la borsa, te la appendi alla spalla, non capisci come funziona il rubinetto con i sensori automatici e tocchi tutto finchè riesci finalmente a lavarti le mani in una posizione da gobbo di Notredame per non far cadere la borsa nel lavandino; l'asciugamani è così scarso che finisci per asciugarti le mani nei pantaloni, perchè non vuoi sprecare un altro kleenex per questo!


Esci passando accanto a tutte le altre donne che ancora aspettano con le gambe incrociate e in quei momenti non riesci a sorridere spontaneamente, cosciente del fatto che hai passato un'eternità là dentro.

Sei fortunata se non esci con un pezzo di carta igienica attaccato alla scarpa o peggio ancora con la cerniera abbassata!

A me è capitato una volta, e non sono l'unica a quanto ne so!


Esci e vedi il tuo uomo che è già uscito dal bagno da un pezzo e gli è rimasto perfino il tempo di leggere Guerra e Pace mentre ti aspettava.

Lui: "Perchè ci hai messo tanto?" ti chiede irritato.

"C'era molta coda" ti limiti a rispondere.


CONCLUSIONE

Questo è il motivo per cui noi donne andiamo in bagno in gruppo, per solidarietà, perchè una ti tiene la borsa e il cappotto, l'altra ti tiene la porta e l'altra ti passa il kleenex da sotto la porta; così è molto più semplice e veloce perchè tu devi concentrarti solo nel mantenere

"LA P O S I Z I O N E E LA DIGNITA' ".


Questo è dedicato alle donne di tutto il mondo che hanno usato un bagno pubblico e a voi uomini, perchè capiate come mai ci stiamo tanto se ci andiamo da sole!

7 commenti:

Lisa ha detto...

Maffy...buongiorno!
il tuo post è a dir poco SUPERLATIVO....chissà quante lettrici si riconosceranno in questa simpatica "corsa ad ostacoli" che fa parte del quotidiano di una donna, anzi del suo DNA...spesso all'interno delle toilette pubbliche - lato donne ovviamente - non si ha la minima idea delle fantasiose contorsioni stile "marine" che si mettono in atto appena si (soc)chiude la porta....e nonostante tutto quando usciamo siamo perfettamente composte come se nulla di tutto ciò fosse accaduto..!!bravissima!

ps: grazie anche per il tuo commento al mio post..!mi fa solo piacere essere riuscita a trasmettere qualcosa!
alla prossima e già che ci siamo...Buon finesettimana....!

Laura ha detto...

http://bp0.blogger.com/_ZMPzu6b2OHk/R7TStnpA2TI/AAAAAAAAAZA/urLsnZ6XeiY/s1600-h/premio+award[1].jpg

Se ho messo il codice giusto questo è il dono che ti ho fatto, non è chissà che come immagine, io avrei messo qualcosa di più carino :p in ogni caso siccome va dato ad un blog che emoziona ho pensato di darlo a te, visto che mi diverto a leggere quel che scrivi, lo scopo del regalo è di darlo ad altri dieci blog che trovi emozionanti, dettagli maggiori li trovi qui

http://filoefantasia.blogspot.com/

Io sono pigra ed ho pensato solo a te anche perchè in pratica quel dono e lo stiamo scambiando sempre fra le stesse persone, io ho cambiato ^__-
Ciao^^

Laura ha detto...

http://barret.altervista.org/_altervista_ht/oscar.jpg

vediamo se così funziona, se non funziona mi butto di sotto .__.

Scarlett ha detto...

Ahahahah! Quanto è vero...pensa che io mi trovo spessissimo in situazioni simili quando vado nel bagno della stazione con zaino sulle spalle e valigia (che tengo sollevata, perchè per terra ci sono sempre "liquidi non ben identificati", come dici tu...^__^)...e kleenex sempre a portata di mano!

ValeTata ha detto...

Fortissimaaaaaaa!!!
Descrizione perfetta!!!
Un bacio, Vale

Unknown ha detto...

Grazie!!! Mi ero sempre chiesto perche' andavate al bagno in tandem...

Country Lou ha detto...

Ciao Mafalda, hai la stoffa della scrittrice ! Sei bravissima nelle descrizioni nonchè negli aggettivi mirati e mai scontati che utilizzi per deliziarci con le tue riflessioni. Un caro saluto! Ciao

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